Festa della Donna

Festa della Donna (foto dal web)

Non si nasce donna: si diventa! Simone de Beauvoir

L’ 8 Marzo è la Festa della Donna e anche l’arte celebra l’universo femminile “strizzando l’occhio” a chi ancora pensa che le donne sono il sesso debole.

Un tempo erano mogli e madri, cuoche e lavandaie, poi è arrivato il diritto di votare, di lavorare e di guidare. In piazza hanno portato storie, ideali e sogni per combattere una parità dei sessi che è un diritto di natura e non una concessione!

Oggi ricoprono alte cariche in politica, magistratura e imprenditoria, e tra una piega dal parrucchiere e un caffè con le amiche, hanno anche isolato il virus del Covid-19.

Chi sono? Sono le donne: mamme, mogli e figlie, di ieri e di oggi, che non smettono ogni giorno di far sentire la propria voce, in un mondo che non dà loro la giusta importanza.

Oggi è 8 Marzo e come di consueto siamo qui a festeggiare il giorno delle donne, ma come si festeggia una donna?

Oltre la mimosa c’è di più

In occasione della Festa della Donna il MANN ospita, dal 6 marzo al 13 aprile, una mostra tutta al femminile SUPERWOMEN #SUPER8X8CITTÀ, firmata Lediesis, una coppia di street artist rigorosamente anonime.

Non esiste, quindi, solo Superman per queste artiste che hanno deciso di rappresentare otto donne, che hanno lasciato un segno nella cultura mondiale, con la famosa S disegnata sul petto mentre strizzano l’occhio allo spettatore.

Protagoniste dei fumetti sono Alda Merini, Peggy Guggeneim, Marlene Dietrich, Marina Abramovic, Lina Wertmuller, Yayoi Kusama, Frida Kahlo e Maria Callas, che arrivano nelle sale del Museo archeologico di Napoli, dopo un viaggio lungo otto città.

Parte da Milano, infatti, il percorso artistico intrapreso da Lediesis per portare in tutta Italia il messaggio di una femminilità forte e anticonformista, che non ha bisogno di fare festa un solo giorno all’anno, ma di essere celebrata tutta la vita.

Passando da Firenze, Venezia, Bologna, L’aquila, Roma e Bari, si possono ammirare le 8 SuperWomen, riprodotte su carta velina, abbellire muri dismessi e finestre cieche, un progetto che collega la mostra partenopea, con le altre città del nostro paese.

Giocando si impara

È il motto di Zuzia Koserka – Girard l’imprenditrice polacca che ha avuto la geniale idea di convertire il famoso gioco anni ’90 “Indovina Chi” in “Indovina Chi è Lei”, dando vita al primo gioco da tavolo interamente dedicato alle donne.

“Indovina Chi è Lei”- il gioco (immagine dal web)

Indovina Chi è Lei riprende l’iconica forma del gioco originale con le ventotto tessere, ma al posto dei comuni John e Linda, troviamo ventotto grandi donne che hanno cambiato il mondo.

Il gioco è sempre lo stesso: i giocatori scelgono una tessera a vicenda e attraverso le domande di rito devono indovinare il personaggio scelto dall’avversario. Ma in questo caso le domande non riguardano i tratti fisionomici bensì cosa hanno fatto nella vita: lavoro, premi, scoperte, ecc.

Sono, infatti, scienziate, scrittrici, artiste e attiviste politiche le donne rappresentate sulle tessere mediante dei bellissimi disegni ad acquerello dell’artista Daria Golab, si va da Frida Kahlo a Malala, da Marie Curie a Nellie Bly, e non mancano le sportive come la pugile McMary Kom e Lella Lombardi, la prima donna ad aver guidato in Formula1.

Giocare a Indovina Chi è Lei, soprattutto per le piccole donne di oggi, significa imparare che nell’universo femminile c’è molto di più di quello che la società ci mostra. Un’occasione per esplorare e sognare più in là del nostro metro di conoscenza, imparando dalle donne del passato a costruire il proprio futuro!