Se vogliamo partire dalla più semplice definizione e nomenclatura dei nuovi cittadini del ciberspazio potremmo definirci “internauta”(terminecomposto da internet e dal latino nauta(m), dal greco nautes, che deriva da naus, nave), con cui si designa il navigatore della Rete.
La parola è stata coniata nel 1997 nel programma di Rai3 Tema: domande di fine millennio per definire il ruolo della “navigatrice in rete” che leggeva sul computer presente in studio le notizie collegate alla puntata del giorno.
Siamo quindi navigatori della rete in uno spazio, appunto, in cui le distanze sembrano azzerarsi e il tempo scorrere in maniera egualitaria per tutti: l’ora universale, l’“Internet time”, che aveva l’intento di annullare ogni fuso orario per facilitare le comunicazioni in tutto il mondo.
Siamo ingranaggi attivi di un “villaggio globale” – diceva M. McLuhan – cittadini senza limiti di corporeità e addirittura insigniti del titolo di “uomini dell’anno”, proprio come fece la rivista Time nel 2006 per l’appunto con la figura dell’uomo digitale.
Oggi, ormai navigatori, tra migranti e “millenials”, capaci di destreggiarci nel liquido mare di bit, veniamo chiamati a divincolarci tra una moltitudine di supporti che ci discostano dalla centralità dell’home video legata a una tradizionale idea di visione e una vastissima offerta di prodotti individualizzati nell’eterea e infinita videoteca virtuale.
Ecco perché è utile partire da un piccolo glossario di neologismi legati all’intrattenimento serializzato e al mondo on demand per capire meglio il focus dell’enorme campo da percorrere partendo dalla sua dialettica, e lo prendiamo dal gustoso manuale 100 Serie tv in pillole di Liguori L., Cuomo A., Grossi G.:
Binge-watching: l’abitudine di guardare un episodio dopo l’altro di una serie. Maratone vissute in modo famelico sfruttando le potenzialità di canali streaming e servizi on demand.
Bottle episode: episodio girato in un unico ambiente ristretto, realizzato in un’ottica di risparmio-ottimizzando costi di setting e casting.
Cable: una rete televisiva fruibile tramite il sistema di diffusione del segnale radiotelevisivo via cavo. Per le sue caratteristiche produttive, la serie dei canali via cavo hanno potuto un maggior coraggio e una qualità artistica più elevata, differenziandosi da quelle dei network.
Cliffhanger: un finale aperto, che incuriosisce, e a volte preoccupa, in merito a quello che seguirà nell’episodio successivo. Sfruttato spesso nel finale di stagione o prima di una sosta nella programmazione, per accrescere l’attesa per il ritorno.
Cold Open: espediente narrativo che, sin dalle prime sequenze, cala subito lo spettatore nel vivo della storia, ancora prima dell’arrivo dei titoli di stesa o della sigla d’apertura dello show.
Crossover: incrocio narrativo tra personaggi, ambientazioni e immaginari solitamente separati e distinti.
Emmy: il principale premio esclusivamente televisivo degli Stati Uniti. I Golden Globes, invece, assegnano riconoscimenti sia nel campo del cinema che della tv.
Finale/Season Finale/Mid-season finale:con il termine finale si identifica l’episodio conclusivo di una serie, mentre un “season finale” è l’ultimo episodio di una stagione e “mid-season finale” quello che saluta gli spettatori prima della pausa di metà stagione.
Flashback: salto indietro nella narrazione, utile ad approfondire il passato dei personaggi.
Flashforward: balzo in avanti nella narrazione, utile ad approfondire il passato dei personaggi.
Guest Star: un volto noto al pubblico che appare in una serie per un ruolo di durata limitata, solitamente per un unico episodio (es. Brad Pitt in Friends).
Network: insieme di emittenti televisive, collegate o associate fra loro per la trasmissione degli stessi programmi.
Pilot/Premiere: un pilot è un primo episodio di una serie girato per verificare l’effettiva potenzialità di un progetto presentato sulla base del quale la serie sarà poi prodotta o meno. Una premiere riguarda invece la programmazione di una serie, ed è la messa in onda del primo episodio di una serie o di una stagione.
Plot Twist: colpo di scena imprevisto che stravolge gli equilibri della narrazione.
Reboot: riavvio di un immaginario preesistente grazie all’utilizzo di storie e interpreti del tutto nuovi.
Remake: rifacimento di un film o serie già esistenti, nel rispetto del loro sviluppo narrativo.
Regular/Recurring: un regular è uno dei personaggi principali di una serie, quelli che muovono la storia e ne sono protagonisti (es. gli amici di Friends). Un recurring-o personaggio ricorrente-è un interprete che appare in più episodi, interpretando un personaggio con un ruolo ben delineato nel mondo della storia (es. Jenice in Friends).
Shipping: atteggiamento di tifo nei confronti di due personaggi tra cui il pubblico desidera ardentemente veder nascere una relazione di coppia.
Showrunner: figura fondamentale del processo produttivo di una serie. Solitamente coincide, almeno all’inizio, con il suo ideatore. È colui che assicura la continuità narrativa e stilistica dello show, e si può considerare il suo principale autore.
Spin-off: serie derivata da una serie principale, in cui una vicenda secondaria o un personaggio minore vengono messi al centro dello show.
Spoiler: un’anticipazione – talvolta non voluta – di un dettaglio importante nello sviluppo della trama.
Streaming: sistema di distribuzione di video digitali attraverso la rete di internet, che è alla base di alcune moderne realtà del sistema televisivo come Netflix o Amazon Prime Video.
Serena Palmese
Photo by mphillips007/iStock da bu.edu
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