Un pane pizza lungo circa 30 centimetri e farcito in svariati modi che delizia il palato dei buongustai e fa da concorrenza alla pizza.
Il pane è un alimento che non può mancare sulle tavole dei napoletani, viene consumato per accompagnare diverse pietanze (per lo più antipasti e contorni) o farcito secondo il proprio gusto (e qui si scateneranno le battaglie dei più golosi a colpi di farcitura dolce vs farcitura salata).
Vari modi di gustare il pane.
Al sud un’usanza molto comune è quella di fare la scarpetta, soprattutto se davanti si ha un bel ragù dove intingere la mollica o la crosta di pane. Ma è quando bisogna farcirlo, questo pane, che si divampa la fantasia: insaccati vari e latticini vanno per la maggiore, a Napoli si predilige il classico “salsicce e friarielli”, ma c’è chi ama le polpette e chi le verdure sott’olio. Prendendo spunto da questa preparazione casereccia, in Campania si sono aperti locali, molto spartani, che preparano il famoso cuzzetiello (filone di pane cafone smollicato e poi farcito).
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Pane o pizza? Noi diciamo panuozzo!
Poiché l’arte culinaria è svariata ed infinita, un altro modo per degustare le farciture è utilizzare il pane pizza. Un’idea che nasce dai pizzaioli per riutilizzare l’impasto che non è stato consumato per le pizze. Questo “pane – pizza” prende il nome di panuozzo, che a Gragnano ha trovato la sua patria. Gragnano è un comune italiano di 28857 abitanti della città metropolitana di Napoli. Nota a livello europeo come la città della pasta, infatti ne è la maggiore produttrice ed esportatrice.
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Il detentore del brevetto del panuozzo è la famiglia Mascolo, i cui membri nel 1983, idearono questa prelibatezza.
Si tratta di un maxi panino lungo circa 25 – 30 centimetri, la sua peculiarità è proprio l’impasto, lo stesso della pizza, ma con un valore aggiunto: la doppia cottura, la prima di 30 minuti, durate la cottura dell’impasto, la seconda di soli due minuti, dopo la farcitura, per renderlo più croccante.
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Se anche tu vuoi cimentarti nella preparazione del panuozzo, voilà, ecco gli ingredienti:
- Farina manitoba 300 g
- Farina 00 150 g
- Acqua 250 g
- Malto 12 g
- Lievito di birra fresco 12g
- Sale fino 15g
- Semola q.b.
Per il ripieno le versioni posso essere svariate: melenzane, friarielli, patatine si accostano alle carni, prevalentemente quelle di maiale, ma anche differenti insaccati come prosciutto crudo, pancetta, accompagnati da provola. Nessuno, però, vieta di farcirli secondo il proprio gusto e la propria fame.
L’abbinamento ideale al panuozzo, è un buon bicchiere di vino di Gragnano, per completare un’allegra serata, magari in compagnia di amici. Questo vino nasce sopra 500 metri di quota da appezzamenti a picco sul mare della splendida penisola sorrentina. È un vino rosso, frizzante, da bere freddo, che, come si dice a Napoli “scende giù una vera bellezza!”