Foto di Salvatore Navone

Foto di Salvatore Navone

Museo di Pietrarsa: i convogli ferroviari tra incanto e antichità.

La prima strada ferrata d’Italia e le Officine Borboniadiacenti: così si presentava la Napoli – Portici, un baluardo del panorama industriale di inizio ‘800.

Visitare questo museo è come viaggiare nel tempo, immergendosi in una dimensione fatta di storia ed eccellenze. Il museo, infatti, permette di visitare le prime locomotive che hanno unito l’Italia dal 1839 fino ai giorni nostri.

Pietrarsa è il più importante museo ferroviario in Europa per la sua architettura (tra le più antiche d’Europa) e la ricchezza dei materiali conservati. Una location strepitosa proprio sul mare, con vista sul Golfo di Napoli e Costiera Sorrentina e il Vesuvio alla spalle: un quadro.

Fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840 in occasione dell’avvio dalla prima ferrovia in Italia, la linea Napoli-Portici fu un vero primato dell’epoca. Ubicato su un’aria di 36 mila metri quadrati e diviso in padiglioni.

All’esterno, su questa grande terrazza, si erge la grande statua in ghisa di Ferdinando II, tutto intorno sono stati realizzati giardini botanici con piante provenienti dalla California, dal Sud-Africa, dal bacino del Mediterraneo, dall’Australia e dal Cile. Qui si può ammirare la mitica Bayard, la prima locomotiva che ha inaugurato la ferrovia del paese.

Da circa un decennio, offre ai suoi visitatori tutta la competitività simulata delle migliori tecnologie: all’interno di alcuni padiglioni, infatti, è possibile assistere a proiezioni che virtualmente fanno ripercorrere la storia di questi treni, conducendo lo spettatore in un viaggio a bordo di carrozze anni ’30.

Ogni mese vengono organizzate visite gioco, visite teatralizzate e laboratori per i visitatori più piccini, ma non mancano attrazioni anche per “viaggiatori” adulti, con proposte di rassegne teatrali, manifestazioni e concerti. Pietrarsa, infatti, può ospitare fino a 4000 persone, ideale per convegni, congressi, cene di gala, matrimoni e tanto altro.

Tra i pezzi più famosi delle locomotive a vapore, si può ammirare la carrozza 10 del Treno reale costruita dalla Fiat nel 1829 per le nozze di Umberto II di Savoia. La carrozza si fa notare per la ricchezza degli arredi interni: il salone, ad esempio, dispone di un tavolo in mogano lungo 8 metri, con 26 posti a sedere. Il soffitto è decorato con lamine d’oro e con gli stemmi delle 4 Repubbliche Marinare.

Mini ferrovia Campana

Altre esposizioni ospitano locomotive diesel ed elettriche, come le famose Littorine, la Cattedrale (padiglione modellismo) è il padiglione più antico dell’edificio, costruito nel 1840.

Chiamato così per gli stupendi archi a sesto acuto che lo rendono suggestivo e maestoso, custodisce modellini, plastici e diversi oggetti ferroviari tra i quali il famoso plastico Trecentotreni, lungo 18 metri, realizzato da un ferroviere in oltre 15 anni di lavoro.

Questo stupendo museo arricchisce di arte e cultura il nostro Sud, rendendoci orgogliosi di un’appartenenza che da queste parti sa essere profondamente viscerale.