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Anoressia e social network

Quando un follower sui social vale più della vita

I social network sono un terreno fertile dove coltivare il mito di un fisico magro. Milioni di ragazzine prendono come esempio immagini di giovani influencer famose per le loro “ossa”. Così decidono di eliminare il cibo dalla loro vita per attirare followers e mi piace, ed aspirare al tanto ambito “posto di lavoro da influencer”.

In aumento su internet ci sono i siti pro-ana e pro-mia, ovvero siti che danno suggerimenti su come si possa entrare nel disturbo alimentare: non sono altro che la personificazione dell’anoressia, rappresentata come un’amica da assecondare perché modello di bellezza perfetto.

Questo fenomeno è presente da qualche anno e viene costantemente monitorato. Questi siti vengono spesso segnalati e chiusi, in quanto pericolosi. Ma nel frattempo che un sito si chiude, i social network sono già lì presenti e pronti all’uso. I social vanno a stimolare comportamenti di imitazioni attraverso immagini. Ad oggi il più pericoloso è instagram, con la pubblicazione di foto di corpi magrissimi e frasi che incitano di resistere alla fame.

E mentre l’influencer porta a casa il suo stipendio postando una foto del suo corpo, una ragazzina si ammala di anoressia. Anoressia accompagnata da sofferenza, ma soprattutto solitudine. Solitudine perché se non sei magra non puoi far parte di questa società di pelle e ossa.

Ma questa solitudine percepita all’interno del disturbo alimentare può portare queste ragazze a chiedere e trovare aiuto in gruppi di sostegno virtuali. In questi gruppi inizialmente vengono postate le foto di quello che mangiano e del loro stato d’animo. In seguito pubblicano foto del “prima ed ora” per condividere i successi.

Condividere sul web queste storie e utilizzare nel modo corretto i social network può essere un primo passo verso la guarigione. Questo fenomeno si può sfruttare inserendosi nella realtà virtuale, creando pagine e profili e realizzando campagne di sensibilizzazione che coinvolgano i giovani.

Il 15 Marzo si è tenuta la giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata alla lotta dei disturbi del comportamento alimentare.

Il web può essere la causa dell’anoressia ma, se usato nel modo giusto, può essere anche la soluzione a questo cancro che silenziosamente sta portando via la vita e la felicità delle ragazzine.