Teatroterapia: come curare i disturbi

Teatro e psicologia giocano insieme con le emozioni

Il teatro è la più antica ed efficace forma di psicoterapia. Questa forma di terapia insegna ad esprimere liberamente la creatività e a gestire l’ansia. Il teatro è la prima forma di comunicazione delle emozioni. L’uomo in scena mette a nudo se stesso, e si spoglia di tutte le sue paure.

La psicologia, insieme al teatro, è un ottimo strumento per intervenire e provocare un cambiamento. Con il teatro si mettono in scena all’interno di un gruppo, emozioni e paure, come accade nella psicoterapia.

Il teatroterapeuta, che è uno psicologo e teatrante specializzato, cura il paziente inserendolo piano piano all’interno di un gruppo, cercando di mettere in contatto la parte sana della persona con quella malata.

I soggetti più adatti sono persone con disturbi nevrotici e borderline, che attraverso questa forma di terapia, riescono a sviluppare l’io adulto. Nei casi di depressione e in soggetti autistici il teatro riesce ad aprire spiragli di comunicazione, buon inizio per un cambiamento. Molto spesso la funzione della messa in scena è quella di consentire alle persone di imparare a socializzare entrando in contatto con la spontaneità e lasciando indietro paure e ansie. 

Lo scopo della teatroterapia è rendere armonioso il rapporto con sé stessi e gli altri attraverso il corpo, la voce e la mimica.

Gli effetti benefici delle sedute di gruppo producono risultati anche al di fuori della scena, poiché gli stimoli ricevuti precedentemente diventano parte integrante della vita delle persone. Questa forma di terapia non si sostituisce ad una psicoterapia individuale, ma può affiancarla per dare alle persone la possibilità di avere più visioni di sé.

Lavorare con questa forma di terapia significa operare sulle numerosi parti che compongono il nostro individuo, sugli aspetti sconosciuti, quelli rifiutati, quelli che non vogliamo riconoscere perché temiamo e abbiamo paura di cambiare. Il teatro diviene così il mezzo per raggiungere uno stato di benessere perché ci consente di porre attenzione su noi stessi.

Così come i bambini attraverso il gioco sperimentano cose nuove per costruirsi un’identità, gli adulti attraverso la messa in scena dei propri sogni e paure conoscono e riconoscono altri aspetti della loro personalità fino ad allora nascosti.

Il metodo della teatroterapia si avvale dell’improvvisazione, che consente all’attore di far emergere dall’inconscio sentimenti e bisogni. Attraverso la finzione molto spesso si riesce a dare voce ad altri “noi”, perché ci sentiamo protetti e non giudicati. 

Insegnanti, educatori, psicologi e insegnanti di teatro possono frequentare la scuola di specializzazione della durata di tre anni. Questo corso permette di sperimentare in primis la teatroterapia su se stessi, per poi imparare a progettare e guidare il gruppo. 

La teatroterapia si sta sempre più diffondendo all’interno delle scuole di specializzazione. Molti psicologi la “somministrano” come medicinale contro l’ansia. Potrà mai diventare un valido sostituto alle cure mediche?