Storia dei Colori (Foto del Web)

Storia dei Colori (Foto del Web)

Storia e curiosità dei colori: il significato di ciò che ci circonda

Dal colore dei taxi a quello degli aerei: tutto ciò che avete sempre voluto sapere sulla nuance degli oggetti d’uso comune

Spesso si è abituati ad accettare ciò che ci circonda sulla base di ciò che è sempre stato nella storia. Ritenendo così inutile porsi domande sul perché l’aspetto di quell’oggetto sia così e non diversamente.

Ma è bene sapere che quasi nulla è lasciato al caso. Persino i colori hanno un loro significato, una loro storia. Ed è proprio una tale apertura mentale ad accendere la nostra curiosità fino al punto di chiedersi perché, per esempio, gli aerei siano bianchi e non … rossi.

Ebbene, anche se non ci facciamo caso i colori che ci circondano hanno quasi sempre un senso. Ci sono volte in cui la ragione consiste in semplice questione di praticità. Ma spesso, come abbiamo detto, le variazioni cromatiche sono figlie di precisi eventi storici

Ecco una lista di cose maggiormente rientranti nella quotidianità di ognuno di noi:

I TAXI

In Italia nel 1993 la legge ha imposto ai tassisti di acquistare solo autovetture bianche: questo comportò il vantaggio di non deprezzare il veicolo al momento in cui fosse rivenduto, perché il giallo usato fino ad allora avrebbe richiesto una dispendiosa riverniciatura. Ma qual è l’origine dei taxi gialli tuttora utilizzati a New York? La storia parte da John Hertz, l’americano uomo di affari che, per lanciare la sua attività di taxi a Chicago nel 1915, finanziò una ricerca di un’università locale per determinare quale fosse il colore più visibile per un veicolo da lontano. Lo studio rivelò che il giallo era quello che si distingueva meglio, così dipinse di questo colore le sue vetture fino a diventare un esempio da seguire per tutti. 

LA CARTA IGIENICA

Da qualche anno sugli scaffali è apparsa anche in tenui tonalità pastello. Ma la carta igienica è quasi sempre stata bianca. Questo è dovuto al suo sbiancamento, un processo che si usa anche con la carta da scrivere. Diversamente l’una e l’altra sarebbero di un colore grigio brunastro. Se sbiancare i fogli su cui scriviamo ha un senso evidente, perché farlo anche con la carta igienica? Le possibili spiegazioni sono due. La carta viene candeggiata per rimuovere la lignina, la sostanza che rende gli alberi “rigidi”: dunque sbiancarla serve anche ad ammorbidirla. Una seconda ragione ha a che fare con la nostra psicologia: il bianco è sinonimo di pulito. Una carta igienica con colori accesi ci lascerebbe forse un po’ perplessi e il rischio di un insuccesso commerciale sarebbe forte.

IL CAMION DEI POMPIERI

Il rosso è di fatto il colore dei camion dei pompieri in tutto il mondo. C’è chi ritiene che i primi camion dei pompieri adottarono il rosso perché all’epoca era la vernice più economica in circolazione. Ipotesi abbastanza valida visto che, essendo i vigili del fuoco un corpo formato da volontari non retribuiti, occorreva risparmiare anche sulla verniciatura dei veicoli. Ma c’è anche chi invece afferma che i primi camion dei pompieri furono dipinti di rosso perché i vigili del fuoco volevano che fossero ben visibili in strada, in un momento storico in cui la maggior parte dei veicoli in circolazione erano neri.

LE STRISCE PEDONALI

Alla fine degli anni ’40, il governo britannico lanciò un esperimento per determinare i colori più adatti a contrassegnare gli attraversamenti pedonali, di cui si parlava già dal 1934. La cosa si era resa necessaria dopo l’aumento del numero di incidenti. In quel periodo, a Londra e dintorni, ci fu il boom delle auto della storia, ma mancava ancora l’abitudine nel condividere le strade tra veicoli e pedoni. Per gli attraversamenti pedonali, il governo decise di ricorrere a contrassegni sulle strade: i colori che sembravano risultare più visibili, dopo alcuni tentativi, furono il bianco e nero.

GLI AEREI

Tranne rare e recenti eccezioni, gli aerei civili, sono quasi tutti bianchi. Innanzitutto per motivi economici, perché il bianco generalmente costa meno, tenendo conto del fatto che verniciare completamente un aereo può arrivare a costare anche più di 100 mila euro; inoltre richiede meno manutenzione. Ma c’è di più: mentre un colore più scuro assorbirebbe la luce solare, il bianco la riflette così da scaldarsi anche meno. Infine la vernice bianca avrebbe anche il vantaggio di rendere più evidenti eventuali ammaccature sulla superficie di ali e fusoliera.

IL SEMAFORO

Il semaforo come lo conosciamo oggi si ispira a un sistema utilizzato dall’industria ferroviaria sin dal 1830. La storia vuole che inizialmente avesse solo due colori: rosso per stop e bianco per via libera. In seguito è stata aggiunta una luce verde a significare cautela. Quindi rosso per fermarsi, verde per prudenza e bianco per via libera, secondo uno schema che alcuni storici attribuiscono a Henry Booth della Liverpool and Manchester Railway. Tuttavia, successivamente, la luce bianca si è mostrata poco adatta al suo scopo, in quanto i macchinisti tendevano a scambiarla con altre luci simili; le compagnie ferroviarie decisero così di sostituire il bianco con il verde. Serviva a quel punto una luce che indicasse cautela al macchinista: la scelta cadde sul giallo, più visibile del verde e meno del rosso. Fu l’ingegnere ferroviario John Peake Knight, specializzato nella progettazione di sistemi di segnalazione per la ferrovia britannica, a proporre nel 1868 alla polizia inglese l’idea di utilizzare un sistema simile anche su strada per gestire meglio il traffico di carrozze e cavalli.