Cinque luoghi più misteriosi e inesplorabili del nostro pianeta

Luoghi in cui non potrete mai mettere piede

Sembrerà strano nel ventunesimo secolo, che vede l’uomo cittadino del mondo, credere all’esistenza di luoghi inesplorabili o quasi. In effetti, sono molti i posti su questo pianeta che la maggior parte di noi non vedrà mai. Ma sono davvero pochi quelli dove nessuno potrà mai metterci piede. Ecco quali e perché.

Isola di North Sentinel

Isola di North Sentinel

Le isole Andamane, un arcipelago situato nel Golfo del Bengala appartenente all’India, erano fino a non molto tempo fa sede di numerose tribù indigene del tutto fuori dal mondo. Oggi quasi tutte le popolazioni sono entrate in contatto con la cosiddetta “società civile”. Tutte ad eccezione di una: la tribù dei sentinelesi. Essa rappresenta una popolazione selvaggia che utilizza foglie come vestiario ed esclusivamente frutta e pesce come nutrimento. Da sempre restia a ogni contatto con il mondo esterno. L’avvistamento di una qualsiasi imbarcazione a una certa distanza comporterebbe lanci di sassi e frecce contro di essa. Nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi alla loro isola e ad oggi la politica generale del governo indiano, in passato artefice di svariati tentativi di approccio non andati però a buon fine, è quella di lasciar stare.

Montagne sacre del Bhutan

Montagne sacre del Bhutan

Nel nostro pianeta esistono numerose vette inesplorate: montagne mai scalate dall’uomo, senza dubbio al centro dell’attenzione di moltissimi alpinisti. Ma c’è differenza tra ciò che è inesplorato e ciò che è inesplorabile. È proprio nel Bhutan che si fa riferimento al secondo caso, qui dove la pratica dell’alpinismo è vietata dal governo stesso. Montagne che sono e saranno sempre precluse e questo perché ritenute sacre dalla popolazione, in quanto dimora degli spiriti. Solo per un ventennio circa, dal 1983 al 2003, si è aperta una finestra di possibilità quando l’accesso alle montagne venne aperto. Qui l’obiettivo primario fu subito uno: il Gangkhar Puensum, la montagna più alta del paese con i suoi 7.570 metri. Quattro spedizioni sono state organizzate nel corso degli anni, ma nessuna è riuscita a portare a termine l’impresa. 

Ilha da Queimada Grande

Ilha da Queimada Grande

Su quest’isola, al largo delle coste della città di San Paolo in Brasile, vi è un bando di confinamento. Questo perché l’isola è popolata da una velenosissima razza di serpenti. Si sta parlando del crotalo, un serpente che si ciba principalmente di uccelli e per tale motivo ha sviluppato un veleno cinque volte più potente del normale, ad azione immediata, in  modo da immobilizzare le sue prede e impedirne la fuga. Alla pericolosità del veleno si aggiunge un altro fattore: la popolazione di serpenti sull’isola è stimata di un animale per metro quadrato. L’isola è grande 430.000 mq e ogni serpente può essere lungo dai 70 ai 118 cm: ci si renderà conto che in questo luogo del nostro pianeta sia quasi impossibile muovere un passo senza incontrarne uno.

Lago Karachay

Lago Karachay

In questo luogo invece non ci sono divieti ufficiali, ma non ce n’è bisogno: nessuno può andarci. Non senza incontrare morte certa, almeno. Questo piccolo lago nel sud dei Monti Urali nella Russia occidentale è infatti uno dei luoghi più pericolosi del pianeta. Il motivo? In passato è stato usato regolarmente come discarica di rifiuti nucleari dall’ex Unione Sovietica. Una ricerca condotta da scienziati di Washington ha portato alla conclusione che il lago Karachay si possa senza dubbio definire uno dei luoghi più inquinati della Terra. Questo perché il suo livello di radioattività è così alto che può uccidere un essere umano nel giro di un’ora. 

Gran parte della Corea del Nord

PyongyangCorea del Nord

Al contrario di quello che si può pensare, un viaggio in Corea del Nord può essere organizzato senza troppi problemi. Ma non sperate che possiate visitare il paese a vostro piacimento e soprattutto da soli. Sono concessi infatti solo viaggi di gruppo, in rari casi individuali: ma in ogni circostanza i visitatori saranno sempre scortati da una guida autorizzata che pianificherà ogni momento del viaggio, senza possibilità di modifiche. Una volta giunti nella capitale Pyongyang si potrà toccare con mano quel velo con cui il governo nordcoreano pare si ostini a coprire il paese per nasconderne la realtà agli occhi del mondo. Una realtà fatta di povertà e miseria, ma di cui non verrà fatta menzione alcuna. Spesso si ha l’impressione che le persone che si incontrano sul proprio cammino siano attori messi lì a disposizione dei pochi turisti in modo da riportare così a casa un’immagine falsata del paese.