Il Napoli torna a ringhiare. Gattuso ritrova la vittoria e la grinta dei suoi calciatori

Finalmente si è rivisto il Napoli, finalmente un po’ di gioco di squadra. Dopo la vittoria contro il Sassuolo, ci eravamo tutti preoccupati, il nulla, altre tre sconfitte per Gattuso, quattro se aggiungiamo la prima contro il Parma. Contro la Lazio finalmente si è tornati alla vittoria. La coppa Italia ha permesso a Insigne e compagni di riaccendere l’entusiasmo dei tifosi, che in tanti sono accorsi per sostenere la squadra ai quarti di finale. Il capitano regala a Gattuso il gol vittoria che permette agli azzurri di accedere alla semifinale di Coppa Italia, sfida in cui incontrerà la vincente tra Inter e Fiorentina.

Tanti colpi di scena al San Paolo

Un gol difeso coi denti, arrivato pronti via al secondo minuto di gioco e che è bastato per tenere a bada la squadra di Simone Inzaghi che veniva da un filotto di partite vincenti, ben undici successi di fila prima di cadere al San Paolo.
L’impianto di Fuorigrotta si è presentato in una veste nuova rispetto alle ultime uscite in casa, col ritorno della parte calda della tifoseria. Precedentemente assente per protesta contro le nuove norme introdotte per assistere ai match del Napoli, il pubblico partenopeo ha manifestato tutto il proprio amore per la squadra e non ha mai smesso di sostenare i suoi beniamini durante tutta la partita, dando loro la giusta spinta per difendere il gol vittoria di capitan Insigne. Il pubblico napoletano si è mostrato ancora una volta una delle tifoserie più calde al mondo.


Una partita in cui non sono mancati i colpi di scena. Dopo il gol del Napoli in partenza, un rigore concesso alla Lazio e sbagliato da Immobile, che scivola sul dischetto del rigore spedendo la palla oltre la traversa, espulsione di Hisay da una parte e di Lucas Leiva per la Lazio, con quest’ultimo che mandando a quel paese l’arbitro Massa ristabilisce la parità numerica in campo.

Bene i due neo acquisti, soprattutto Demme

Si sono visti anche i due nuovi acquisti in casa Napoli. Demme e Lobotka sono partiti dal primo minuto di gioco, lo slovacco ha dovuto poi lasciare il campo dopo circa venti minuti, quando un’entrataccia di Hisay su Ciro Immobile vale il secondo giallo per l’albanese, e Lobotka esce per far spazio a Luperto che ricompone la linea difensiva a quattro. Buoni i movimenti anche dei difensori, che per la seconda volta in Coppa finiscono la partita a reti inviolate.

Demme e Lobotka servivano come il pane a questa squadra, che si è trovata in emergenza a metà campo con il passaggio da Ancelotti che giocava con due centrali a Gattuso che invece ne preferisce tre. I due sono andati a dare il giusto numero al centrocampo di Gennaro Gattuso ma anche tanta qualità.

Segnali importanti soprattutto da Diego Demme, che da vertice basso ha dato i giusti equilibri ad una squadra che sembrava essere allo sbando. La storia di Diego Demme sembra faccia di lui un predestinato ad essere amato dal tifo azzurro. Nasce ad Herford, in Germania, ma ha origini italiane, il padre è calabrese ed è tifosissimo del Napoli, lo chiama Diego in omaggio del suo idolo Diego Armando Maradona. Ha ventotto anni, è stato il capitano del Lipsia e il simbolo della sua scalata alla Bundensliga, quando lo ha acquistato il Lipsia era in terza divisione tedesca. Il suo idolo è Genarro Gattuso che, ironia della sorte, ha trovato a Napoli come coach degli azzurri. Demme non ha esitato un minuto non appena è arrivata la chiamata del ds Giuntoli, ha chiesto la cessione al suo presidente, permettendogli di fare un’ulteriore salto di qualità nella sua carriera.

Una vittoria per ripartire e tornare competitivi

Prossima avversaria sarà la Juventus che arriva al San Paolo nel turno serale domenicale, un test difficile contro i campioni in carica ma importante per Gattuso, che spera che l’ultima gara possa essere stata la scintilla che abbia riacceso l’entusiasmo dei suoi giocatori. Gattuso ha rivisto il “veleno”, ovvero la fame nei calciatori di dare il massimo su ogni palla, proprio come faceva lui in campo. Ai piedi del Vesuvio farà ritorno Sarri, stavolta da avversario, lui che voleva arrivare “fino al palazzo”, oggi è rappresentante di quei poteri che lui stesso rinnegava. Mi immagino che Gattuso e Il Napoli da ora in poi faranno di tutto per recuperare i punti persi in campionato e riconquistare la costanza magari con una striscia di risultati positivi, e la coppa Italia rappresenta uma manifestazione importante in cui può sperare di arrivare fino in fondo ora che ha raggiunto le semifinali.