L’uomo nella sua vera casa: la natura

Quel filo rosso che unisce l’uomo alla natura

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare” (Andy Warhol)

Da Plinio il Vecchio a Leopardi, sono tanti i poeti che hanno decantato la forza e la meraviglia della natura, considerata “madre o matrigna di ogni essere umano”. Tuttavia col tempo è stata proprio la mano dell’uomo ad averla in parte danneggiata, tramite opere che incidono anche sulla sua stessa vita, quali disboscamenti abusivi, cattivo smaltimento dei rifiuti oppure l’uso eccessivo della plastica. Per fortuna esiste ancora chi cerca di limitare i danni e di ritrovare il rapporto intimo che in origine si aveva con madre natura.

La “nuova” scuola media “Giacomo Leopardi
Qui sull’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo,[…] tuoi cespi solitari intorno spargi, odorata ginestra, contenta dei deserti.

L’istituto “Giacomo Leopardi“, come la fortilizia ginestra del poeta di Recanati, risorge dalle “macerie”, senza lasciarsi mai abbattere. Si tratta di una “nuova” scuola media, costruita su quanto restava dell’antica struttura degli anni 40 (demolita per motivi di sicurezza, poiché rischiava di crollare). Esattamente ci troviamo nei pressi di Apollosa, provincia di Benevento.

Si tratta di un istituto che cerca di resistere al danno ambientale, agli sprechi e di alimentare il contatto con la natura, ottenendo una suggestiva “sensazione di trovarsi a far lezione in giardino”. Insomma è “un nuovo modo di concepire la scuola, aperta sul mondo”. (Commenta l’architetto beneventano Giammarco Coviello, ai microfoni del TG1).

In che modo e attraverso quali attività?

All’interno della scuola media , si susseguono su tutto il perimetro delle finestre a nastro, sostituendo alla luce artificiale i dorati raggi del sole, sfruttando il suo irraggiamento naturale, diminuendo i consumi e i costi affrontati dal comune di Apollosa. Importante e fondamentale è stato il sostegno finanziario della comunità europea, tramite la Regione Campania.

Apollosa: un nuovo centro di unione e aggregazione
Viaggiare serve soltanto per voler più bene al luogo dove siamo nati”. ( Serrat)

Altro proposito è fortificare il legame con la terra d’origine. Infatti ad Apollosa gli abitanti sono meno di 2500, dunque si vuole cercare di trattenere in questa cittadina quante più persone possibili. Fiore all’occhiello sono l’efficacia, l’innovazione o centri ad hoc per l’accoglienza e l’integrazione. Infatti la struttura si avvale di pareti mobili, che consentono di accorpare le aule, accogliendo un totale di 100 persone. Insomma, una possibilità di incontro, che va oltre le semplici motivazioni didattiche, in compagnia del sole caldo e luminoso.

Dunque è una scuola che guarda avanti, che fa la differenza, che punta sull’avanguardia delle infrastrutture. Un vero gioiello, con i suoi due laboratori, (uno di musica e l’altro di informatica), l’aula refettorio e altre tre aule con pannelli modulari. Rispettosa anche delle norme sulla sicurezza (essendo un istituto antisismico), dell’impianto energetico e del riscaldamento.

Si tratta di attività che hanno delle conseguenze importanti sull’ambiente beneventano, italiano, europeo e non solo. Poiché danneggiare la natura significa uccidere con il tempo lo stesso uomo, mentre rispettarla e amarla, aiuta sicuramente molto di più. Ed ecco che sin da piccoli, gli studenti di Apollosa possono intuire il legame che esiste tra terra e uomo o quanto gli incendi dolosi, le discariche abusive, l’uso eccessivo di energia elettrica nuoce l’aria che respiriamo, uguale in ogni paese.

Di seguito il videoclip della campagna di sensibilizzazione del WWF: “I am nature“.