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Dalla Bibbia a Lady Gaga: tutte le battaglie per l’emancipazione femminile

Another head hangs lowly, Child is slowly taken, And the violence caused such silence, Who are we mistaken? Una canzone senza tempo è Zombie dei The Cranberries, un inno contro la guerra e la soppressione, che si adatta anche alla situazione odierna. Kabul è caduta nelle mani dei talebani. Da settimane circolano immagini di terrore: dopo ben 20 anni, la popolazione afghana teme il ritorno della dittatura talebana, caratterizzata da un clima di segregazione e sottomissione della donna. Sono sprazzi di vita che si oppongono alle loro travagliate conquiste, come il diritto all’istruzione, al lavoro e all’indipendenza. Oggi la presenza talebana minaccia tutto questo, creando quella che è una prigionia a cielo aperto. In loro supporto ricordiamo alcune battaglie in nome dell’emancipazione femminile, della parità di genere e della denuncia di ogni sopruso.

Susanna e i vecchioni

Un primo esempio è tratto dal capitolo 13 del libro del profeta Daniele, in cui si riporta la vicenda di Susanna, una giovane donna minacciata dai due giudici della città:

Concediti a noi. Se ti rifiuti, ti accuseremo e diremo che eri con un giovanotto”, (per lei una tragedia, essendo sposata). In queste poche parole si racchiudono gli atti più riprovevoli. Il tentativo di stupro, l’amoralità dei giudici e la legge misogina che condanna a morte una donna adultera. (Mentre l’inverso non esisteva).

Ma Susanna non si lascia piegare e a pieno diritto si rifiuta, denunciando l’accaduto. Questo le valse un’accusa e una condanna ancora più ingiusta, sciolta dall’intervento del profeta Daniele, sotto lo sguardo silente del marito (che durante tutto l’episodio non dice una parola).

Il racconto biblico è stato oggetto di molte raffigurazioni pittoriche, come in Tintoretto o Artemisia Gentileschi.

Due uomini molestano una donna.
Susanna e i vecchioni di Artemisia Gentileschi
Fonte: Arteworld
Anna Maria Mozzoni: La donna e i suoi rapporti sociali

Anna Maria Mozzoni è un secondo modello da seguire. Nel 1864 scrive La donna e i suoi rapporti sociali. Da pochi anni l’Italia si era unita e per le donne non era cambiato assolutamente nulla. La loro vita era tutta una negazione. Non potevano studiare, lavorare, credere in un sogno e sostenere le proprie convinzioni. Non avevano alcun diritto, persino di cittadinanza o elettorale. In quest’opera, la scrittrice si rivolge direttamente allo stato, elencando tutte le loro mancanze. Inoltre incita l’intero genere alla ribellione, per formare un cordone contro il potere maschilista.

Your body is a battleground di Barbara Kruger

Altra città, stessa mentalità. Ci troviamo nella Washington del 9 aprile 1989. A quei tempi circolavano nuove leggi antiaborto, impedendo alla donna di intervenire liberamente sul suo corpo. Un volto diviso in due appare anche in una serigrafia di Barbara Kruger, rafforzata dalle parole Your body is a battleground. L’opera venne innalzata come stendardo durante la marcia femminile contro la predetta legge.

Opera di Barbara Gruger: your body is a battleground
Your body is a battleground di Barbara Kruger
Con il Sari Rosa di Sampat Pal Devi e Anne Berthod

Sampat Pal, attivista e scrittrice indiana, scrive Con il Sari Rosa nel 2011. La sua biografia dimostra che al mondo la superiorità non è data dalla classe sociale o dalla ricchezza, ma da ben altro. Infatti la sua determinazione la portano ad opporsi ad una consuetudine sociale che la vogliono fuori dalla scuola, poiché povera. La inducono a ribellarsi alle angherie della suocera, che crede di avere il diritto di sopraffarla, solo perché più ricca.

Sampat è nota soprattutto per la sua rivoluzione rosa. Diventata la paladina degli oppressi lotta per l’emancipazione delle donne del suo paese, radicato in ipocrite consuetudini. Tra tutte, dover sposare un uomo di 40/60 anni alla sola età di 12 e consumare un rapporto con uno sconosciuto.

La rivoluzione rosa: alcune donne con il sari rosa, guidate da Sampat Pal.
Mi hanno detto che a Parigi c’è una replica della statua della Libertà. Se un giorno avrò la fortuna di vederla, mi inginocchierò ai suoi piedi, e pregherò per la liberazione di tutte le donne dell’India, tenute prigioniere da catene invisibili, ma più forti del titanio”.
“Til It Happens to You” di Lady Gaga 2016

Ma come dice Lady Gaga Finché non succede a te, non sai come mi sento.

La canzone è stata composta per un documentario del 2015, The Hunting Ground. Diretto da Kirby Dick è un atto di denuncia contro gli abusi sessuali nei campus universitari. Il testo è stato interpretato dalla cantante sul palco degli Oscar del 2016, supportata da altre donne vittime di stupro. Infine, l’evento ha visto anche la promozione della campagna della Casa Bianca contro la violenza sessuale. Queste le parole del presidente Joe Biden:

Troppe donne e uomini […] sono ancora vittime di abusi sessuali. Dobbiamo cambiare la cultura […] in modo che le donne (o gli uomini) […] non dovranno mai chiedersi, “Cosa ho fatto di male?” Perché non hanno fatto proprio nulla di male”.

Cosa significa essere una donna in alcune parti del mondo

Oggi esistono molte norme sulla tutela della parità di genere. Ma esistono anche alcuni luoghi del mondo, come Somalia, Sudan, Iran, in cui la teoria ostenta a diventare pratica. Qui, milioni di ragazze sono costrette a sposare uomini più grandi di loro per meri fini economici. (Spesso anche in età prematura). In seguito, devono affrontare il peso di una sessualità e una gravidanza precoce, quando il corpo non è ancora pronto per la maternità, perché è quello di una bambina.

Le battaglie di Save the children per l’emancipazione femminile

Save the children ha avviato il programma CHANGES, “per sensibilizzare le ragazze e le bambine sui loro diritti [e] aumentare l’indipendenza delle donne in situazioni difficili”. Il successo del programma ha visto la riduzione delle pratiche pericolose per la salute della donna ed ha fornito un sostegno per un riscatto economico.

Tra tutte ricordiamo la storia di Aisha. A 13 anni, mentre frequentava la scuola primaria, fu letteralmente venduta dal padre ad un uomo di 30 anni. Dopo tanti tentativi di fuga, ha ottenuto il divorzio ed oggi vive in una casa improvvisata con la figlia, la madre ed i due fratelli. Il suo desiderio è quello di apprendere una professione per costruirsi un futuro tutto suo.

In tutto il mondo, le donne che hanno bisogno di un aiuto sono ancora tante, alle quali i programmi come Changes devono rivolgersi. Perché la loro vita è troppo importante per diventare come quella dei Zombie descritti dai The Cranberries.