Camorra e arte: un grido di salvezza e speranza

“In punta di piedi”: una storia anticamorra tutta al femminile

“La danza è uno di quei momenti in cui la bellezza può esprimersi liberamente e senza nessun compromesso”

“In punta di piedi” è un film televisivo uscito il 5 febbraio 2018 e diretto dal regista Alessandro D’Alatri. Con un cast composto da: Bianca Guaccero, Cristiana Dell’Anna e Marco Palvetti.

La protagonista è Angela, una ragazzina di 11 anni, figlia di un boss della camorra. Angela ha la passione per la danza, ma abita a Secondigliano; un paese in cui sembra non esserci posto per l’arte. Un paese dove i ragazzini coetanei di Angela “lavorano” già in piazze di spaccio e convivono ogni giorno con la paura della morte e camminano sulle scie di sangue lasciate dai proiettili della camorra.

Così in questo scenario buio della camorra, il talento di Angela sembra essere l’unico spiraglio di luce e di speranza.

Angela è la figlia di Vincenzo, capo piazza del clan dei Peluso, che decide di tradire il suo clan uccidendo un suo affiliato e scatenando così una vera e propria guerra tra clan.

Insieme a sua madre Nunzia, sarà costretta a scappare e a vivere reclusa perché in pericolo di vita. Non potendo più andare a scuola di danza, Angela attraverserà un periodo buio, distruggendo le sue scarpette come segnale di resa a una vita che non può controllare.

Il suo sembrerebbe uno di quei sogni che restano sogni, ma grazie alla forza e alla tenacia di sua madre Nunzia e della sua insegnante di danza Lorenza ( da sempre in lotta contro la camorra), la ragazzina riuscirà a seguire le lezioni di danza di nascosto dal padre.

Angela è l’esempio che il talento e il sacrificio ripagano sempre, infatti, riuscirà a fuggire dalle atrocità alle quali sembra essere destinata e riuscirà a diventare una ballerina ètoile a Parigi.

In punta di piedi” è una storia di speranza ispirata a fatti reali. Il problema della camorra e della criminalità viene affrontato con una chiave di lettura diversa dal solito: quella in stretto rapporto con l’arte.

L’arte si inserisce in un contesto difficile e diventa àncora di salvezza per un’intera famiglia. Il punto di forza della trama del film è rappresentato dalla tenacia di tre donne che mettono insieme le loro forze per cambiare le loro vite, non potendo cambiare l’intero sistema di cui fanno parte.

L’atrocità e la brutalità della camorra vengono sconfitte “in punta di piedi” dalla delicatezza di un paio di scarpette da danza.

Il regista, Alessandro D’alatri, aggiunge: In punta di piedi era una bellissima opportunità per raccontare una storia di speranza. Un racconto tutto al femminile dove attraverso le vicissitudini di una bambina, figlia di un malavitoso, grazie alla passione per la danza classica, si riuscirà ad aprire un raggio di luce laddove c’era solo il buio. Dostoewskij affermava che “la bellezza salverà il mondo”. E’ con questo stato d’animo che ho iniziato la mia avventura.