Studio e psicologia: perché studiare troppo può far male

Il sistema scolastico, la pressione sociale e la competizione possono indurre ad uno studio matto, che si prolunga per tutto il giorno. Può insorgere la strana convinzione che per aver un buon voto o superare un esame bisogni studiare tanto, (fino a 8-9 ore al giorno). In realtà si deve studiare bene, con un giusto metodo, con organizzazione e pianificazione. Mia madre diceva spesso: “non studiare tutto il giorno, perché fa male”. Inizialmente sottovalutavo la situazione, oggi invece ne comprendo la gravità.

Dunque perché studiare tanto non è utile?
  • Andare oltre certi limiti è controproducente: ad un certo punto il cervello si stanca e non funziona come dovrebbe. Continuare a leggere o scrivere risulterebbe uno sforzo inutile, oltre che malsano.
  • Studiare per tante ore successive, senza pause e distrazioni, stressa il cervello, riducendo drasticamente la qualità dello studio prodotto. Inoltre nei giorni successivi potremmo non avere la stessa forza fisica e mentale per ripetere lo stesso sforzo.
  • Non si ha tempo per fare altro: amicizie e relax restano un lontano ricordo o una pausa occasionale. Tuttavia anche lo svago è prezioso per controbilanciare lo stress cognitivo che deriva dallo studio.
  • Il cervello è una macchina e in quanto tale ha bisogno di riposo, per metabolizzare quanto si è appreso, rielaborare le informazioni ed immagazzinarle con ordine. Per lo stesso motivo è sconsigliato studiare di notte: dormire favorisce l’attenzione e la memorizzazione, migliorando le prestazioni del giorno seguente.
Cosa succede se trasgrediamo queste indicazioni?

Non siamo tutti uguali, ma in linea di massima le conseguenze sono simili e negative. Possono presentarsi singolarmente o nei casi peggiori insieme.

  • Performance deludenti: fatica a concentrarsi, lentezza nello studio, errori banali negli esercizi pratici, vuoti di memoria e difficoltà di memorizzazione, insofferenza e sensazione di non aver compreso nulla.
  • Problemi di salute: mal di schiena, di spalle e dolori simili causati da una cattiva postura assunta durante lo studio. Oppure mal di testa, problemi di vista e “occhi pesanti”.
  • Perdita delle amicizie: i legami affettivi si indeboliscono e ci sentiamo sempre più soli. Col tempo ne risente la vita sociale, infatti si è spesso annoiati e privi di interesse.
  • Disturbi psicologici: difficoltà ad addormentarsi e riposare bene, grandi abbuffate o pranzi saltati, alcolismo e droga. Oppure attacchi generali di panico e ansia, anche per le cose più banali. Infine, disturbi dell’umore, prime forme di depressione fino ai pensieri più oscuri del suicidio.
Cosa fare quando si riconoscono i primi segnali

In alcuni casi si è parlato di consapevolezza silente: si riconoscono tutti i segnali ma si sottovalutano. Al contrario bisogna capirne la gravità e riconoscere di avere un problema. Infine può essere utile parlare con un esperto e trovare insieme una soluzione. Inoltre si può cercare l’aiuto dei propri cari che possono infondere fiducia e coraggio.

Come evitare questa situazione? Ecco alcuni consigli utili:
  • Trovare il momento più adatto per lo studio, che può essere di mattina, pomeriggio o tardo pomeriggio.
  • Dividere i capitoli in più sessioni di studio e giorni. Il cervello è più adatto a recepire le informazioni in questa modalità, che in lunghe sessioni di 8/10 ore.
  • Preparare una tabella di marcia, dividendo gli argomenti in base ai giorni. Inoltre non procrastinare, perché non è divertente studiare un intero programma in soli 5 giorni. (Nonostante sia una prassi molto seguita ed usata in accademia o all’università).
  • Alternare lo studio con pause di massimo 10 minuti ogni ora. Questo aiuterà a mantenere fresca la concentrazione.
  • Fissare un traguardo tangibile: conoscere la prima declinazione latina con le sue particolarità o il plurale dei termini inglesi. L’obbiettivo raggiunto darà una sensazione di benessere e soddisfazione! Attenti a non sfidare sé stessi, con pretese assurde, come studiare un intero capitolo di chimica in una mattinata!
  • Non dimenticare le proprie aspirazioni: non stai studiando per compiacere il maestro o prendere 18 sul libretto universitario. Stai studiando per te stesso, per acculturarti e seguire le tue passioni.
Il troppo storpia in ogni cosa

In quest’articolo abbiamo affrontato la tematica dello studio, ma allo stesso modo può risultare nocivo lavorare sempre oltre le 8/10 ore o vedere in un solo giorno una intera stagione del Trono di Spade.