Un tipico colloquio di lavoro (foto dal web)

Un tipico colloquio di lavoro: quali sorprese riserverà?

Offerte di lavoro sospette e truffe porta a porta. Come evitarle?

Annuncio di lavoro falso e colloquio ingannevole: ecco come truffano gli aspiranti lavoratori.

“Onestà, puntualità, serietà, dialettica: sono i requisiti che noi cerchiamo”. Questo è lo slogan che la “M.T.&C.” (nome intero omesso per privacy) comunica a quanti erano lì per fare un colloquio conoscitivo di lavoro. Tra questi, Giulia S. (nome di fantasia) ha voluto raccontare a noi del “Il Caffè Sospeso” la sua esperienza.

L’annuncio pubblicato su Subito.it recita: “Addetti al volantinaggio: l’azienda “M.T.&C.” ricerca personale […] per smistamento pubblicitario e promozioni.” L’iter è il seguente: dopo un primo contatto telefonico, il falso colloquio procede in azienda. Qui la conversazione dura pochi minuti che sono sufficienti al datore “per capire che Giulia è idonea a fare la promoter“. Utili per la scelta sono la “sua spiccata intelligenza e voglia di fare”. In seguito, la candidata, ricordando il suo interesse esclusivamente per il volantinaggio, accetta di fare l’indomani una giornata di prova.  

La prova si svolge in compagnia di un tutor, con lo scopo di mostrare la tipica giornata lavorativa. Lui inizia a bussare ad ogni porta, presentandosi come un addetto dell’Enel o dell’Eni. Il copione che recita è sempre lo stesso:

Sono del gas, sono qui per fare la lettura. Dove ha il contatore, all’interno o all’esterno?

Tuttavia, tralascia di comunicare il suo reale interesse per il codice Pod, (accessibile tramite visione del contatore), dunque, non è necessaria alcuna lettura, che non a caso non verrà effettuata. Per lo stesso motivo chiede delle vecchie bollette della luce e del gas: vuole accedere ai dati personali dell’ignara vittima.

Subito dopo, introduce a quest’ultima la possibilità di un aggiornamento, dice che è urgente e della massima importanza, poiché deve essere effettuato ogni anno. Il tutor, interessato al benessere della persona, si presta a compierlo in ogni modo possibile, eppure ogni volta il malcapitato non può farlo con il suo gestore ed è costretto a cambiarlo.

Ma di che tipo di aggiornamento si tratta?

Su Internet si legge che ci sono porta a porta onesti e disonesti. I secondi  “parlano di aggiornamento del contatore, verifica lettura,[…] e tante altre motivazioni che variano in base all’inventiva dell’agente, il cui scopo è comunque sempre quello di far cambiare il gestore della fornitura, firmando in questo modo nuovi contratti.

Ovviamente è fondamentale farne molti per guadagnare di più. Eppure ricordiamo che sull’annuncio di lavoro c’è scritto : “Stipendio mensile, no provvigioni”. Inoltre Giulia ci informa che tra quei lavoratori la competizione è alta: tutti vogliono concludere di più e nel minor tempo possibile, per ottenere il massimo dei bonus. Per l’esattezza, chi per primo firma due contratti ha il giorno dopo 50 euro, oppure chi fa due contratti entro ora di pranzo può andare via prima.  Infatti, l’importante non è quanto tempo si dedica al lavoro, ma quanti nuovi clienti si riescono a “catturare nella rete”.

Noi, invece, come possiamo preservarci dalla rete dei tanti falsi colloqui?

C’è poco da fare, la truffa è sempre dietro l’angolo e dobbiamo armarci. Dunque, quando leggiamo un annuncio di lavoro, documentiamoci. Che sia una azienda, una attività commerciale o un punto vendita a cercare personale, cerchiamo sempre il nome di quella attività che propone il lavoro. Chi è, dove si trova, in quale settore opera? In secondo luogo, cerchiamo i recapiti telefonici e l’email (assicurandoci che sia una e-mail aziendale e non un indirizzo di provider generico). Internet è il giusto canale per avere tutte le risposte possibili.

Se non dovessimo trovare nulla?

Perché in un’era tecnologica e social come la nostra, una azienda non dovrebbe avere un sito, (in cui si parli della sua storia, dei profili professionali coinvolti con allegati i loro CV e recapiti) o una pagina Facebook? Potrebbero essere tanti i motivi:

  • Ha qualcosa da nascondere
  • Il nome scritto sull’annuncio non è reale
  • L’azienda cercata non esiste (per avere maggiore certezza, si potrebbe anche controllare la visura camerale dell’azienda)

Ultima raccomandazione importante è quella di consultare Facebook,in cui ci sono tanti gruppi di segnalazioni di colloqui ingannatori. Qui, il nome della azienda che stiamo cercando potrebbe essere già stato segnalato mentre i recapiti telefonici segnalati come sospetti. (Ci sono tanti post in cui appunto si raccontano le esperienze fatte presso aziende che si rivelano infine inesistenti, riportando il nome della presunta attività e i vari contatti).

Perché questi falsi annunci sono da evitare?

Se inviamo il nostro Curriculum ad una azienda ignota, potrebbe seguire un silenzio dall’altro lato oppure un colloquio falso, in cui la figura professionale offerta non coincide con le reali mansioni che si dovranno svolgere sul campo. Le soluzioni sono tante, potrebbero offrire il ruolo di segretaria, per fare infine il recupero crediti o il lavoro “porta a porta”. Dunque, per evitare questa trafila inutile, non crediamo subito a quanto si legge in un annuncio di lavoro o a quanto ci dicono durante un colloquio. Bisogna avere sempre gli occhi aperti, per riconoscere ed evitare quelle truffe che infine scoraggiano ancor di più i tanti giovani alla ricerca di un lavoro onesto, serio e retribuito; proprio come il nostro contatto.

Di seguito un video delle Iene su un argomento affine, con l’augurio che queste testimonianze siano da monito a non fidarsi sempre.

Ritornano i furbetti del “porta a Porta”. Questa volta il raggiro consiste nel far firmare un contratto spacciandolo per un buono sconto. Alla fine il malcapitato è costretto a pagare più di 3 mila euro per una trapunta. Guarda il servizio completo ➡︎ http://bit.ly/2lVIUru di Nadia Toffa

Pubblicato da Le Iene su Lunedì 6 novembre 2017